Costruire esistenze by Giuseppe Annacontini & Mimmo Pesare

autore:Giuseppe Annacontini & Mimmo Pesare [Annacontini, Giuseppe & Pesare, Mimmo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2021-01-04T00:00:00+00:00

Conclusioni. La rivincita del desiderio sulla Legge

In Slovenia, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, la nascita della subcultura punk, lo sviluppo delle avanguardie e il consolidarsi della Scuola Psicoanalitica hanno avanzato parallelamente, condividendo molti passi di un percorso comune, quello della progressiva emancipazione dal discorso dittatoriale e dall’utopia di un’identità collettiva forte. Aldilà dei confini cronologici e geografici entro cui le vicende si sono inscritte, dunque tenendo a mente uno specifico background di riferimento (quadro sociopolitico in primis), si ritiene che il caso studio possa essere emblematico per l’urgenza che affiora: da un lato, per la necessità di una critica all’ideologia intesa come discorso dominante, precostituito, che rifiuta un discorso identitario collettivo; dall’altro, e conferendo al sintomo un valore di verità, l’esigenza decostruzionista finalizzata alla costruzione di un nuovo discorso, che necessariamente deve partire dall’assunzione di una nuova concezione di soggetto.

E si potrebbe anche aggiungere, a partire da questo caso studio, che alla sfera delle narrazioni personali pertengono anche le espressioni che utilizzino altri linguaggi, diversi da quello propriamente verbale, o si servano della commistione transmediale per veicolare un racconto. In questo senso, si può tentare forse di leggere i “testi” proposti dalle avanguardie slovene negli stessi anni, che si radunano in un collettivo pur utilizzando mezzi espressivi diversificati, dal teatro alla musica, dalla performance alla video-arte, dove però diffusamente si riscontra la rivincita del desiderio sulla Legge. La contemporanea elaborazione di un pensiero critico della Scuola di Lubiana e il parallelo sostegno che essa diede alle subculture giovanili, cercò proprio di smantellare accuse e censure derivanti da letture ancorate alla superficie del significante: è proprio quello che accadde con il nazi-punk affair summenzionato e con l’operazione di retro-avanguardia propugnata dai Laibach. Laddove la catena di causalità si spezza, allora irrompe la verità in tutta la sua indecenza, insieme alla necessità della costruzione paranoica del diverso, di quel figlio illegittimo che è limite immanente al sistema stesso, stigmata della sua impossibilità di esistere, eruzione del godimento del campo sociale. Ad ogni figlio che si senta illegittimo è fatto un dono: la responsabilità del proprio sintomo, quindi della costruzione del proprio racconto personale, della propria verità. E, se è forse azzardato parlare dell’azione della Scuola Psicoanalitica nei termini di catalizzatore dell’indipendenza slovena (di fatto fu il primo Paese della Federazione a uscire dal paradigma jugoslavo), sicuramente essa fu autrice di una importante breccia nel muro dell’ortodossia.

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